IL PATRIMONIO CULTURALE AUDIOVISIVO: IL RESTAURO DIGITALE

Autori

  • Desirèe Sabatini Laureata in Lettere presso il dipartimento di Arti e Scienze dello spettacolo, Sapienza Università  di Roma, dal 2003 è Video Editor, realizza numerosi documentari culturali e teatrali e montaggi di spettacoli teatrali e dal 2004 è collaboratore esterno per la Rai. Dal 2007 è Docente di Istituzioni di Regia Digitale presso la Facoltà  di Scienze Umanistiche dell'Università  degli studi di Roma "La Sapienza”.

DOI:

https://doi.org/10.48258/arc.v1i3.164

Parole chiave:

Restauro audiovisivo, restauro pellicola, digital restoration

Abstract

La memoria filmica del passato è conservata sui nastri custoditi negli archivi e nelle cineteche. Con il passare del tempo i supporti magnetici si deteriorano e il rischio di perdere un immenso patrimonio documentale e culturale è elevato. Attraverso l'utilizzo di tecniche e strumenti adeguati si può procedere con il restauro digitale degli audiovisivi al fi ne di renderli fruibili per qualsiasi
utente. Il nuovo documento audiovisivo prevede un'archiviazione digitale e un restauro adeguato sia alla natura elettronica del supporto originale che al repertorio storico, sociale e culturale che preserva.

Digital restauration of the magnetic tape
This article describes the digital restauration of the magnetic tape recording of Thierry Salmon's mise en scène of "Le Troiane” (1988).
The work which has been done on the tape is an example of the
research on digital restauration that CTA – a Performance Studies research centre of the Sapienza, University of Rome - is carrying on using the American software Revival da Vinci. In order to remove electronic defects - such as noises, fl ashing white halations, drops, scratches and stains, chrominance and horizontal lines - algorithms have been tested on audiovisual documents relating to theatre shows, actors performances and theatre anthropology and which have been recorded before 1990 on magnetic tape (bobine da 1”, bobine da ½”, cassette ¾” U-Matic, BVU, BetacamSP, Hi8, Betamax VHS, S-VHS, Betamax etc.).

 

Riferimenti bibliografici

Comencini L. e Pavesi M. (2001), Restauro, conservazione

e distruzione del fi lm, Milano, Editrice Il Castoro.

Loiperdinger M. (2003), Historical-Critical Editions of

Films on DVD and the Internet. Proceedings of the First

International Trier Conference on Film and New Media,

WVT Wissenschaftlicher, Verlag Trier.

Da Vinci, Revival Operations Manual, software version

2, October 2007.

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Pubblicato

2012-04-16

Come citare

Sabatini, D. (2012). IL PATRIMONIO CULTURALE AUDIOVISIVO: IL RESTAURO DIGITALE. Archeomatica, 1(3). https://doi.org/10.48258/arc.v1i3.164

Fascicolo

Sezione

Restauro